Musica

Al via il Padova Porsche Jazz Festival

Al via il Padova Porsche Jazz Festival

Giunge alla sua X edizione “Padova Porsche Jazz Festival”, che dal 18 al 25 novembre 2007 vedrà alternarsi nelle sale concerto più suggestive della città alcuni tra i più grandi artisti del jazz classico e contemporaneo. Una tappa particolarmente significativa nella storia del festival, divenuto uno degli appuntamenti più importanti nell’intero panorama nazionale, che vede quest’anno ulteriormente accresciuto il numero dei concerti in calendario.

Nel segno della natura cangiante e “sfuggente” di questa musica, così restia ad ogni classificazione, la rassegna fornirà un ampio ventaglio di sonorità e suggestioni, offrendo al pubblico la possibilità di incontrare l’essenza del jazz, fatta di passione, ricerca raffinata, piacere sensuale e libertà.

Il festival è organizzato dall’associazione Miles con la forte partnership di Porsche Italia spa, in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Padova, della Regione del Veneto e del Caffè Pedrocchi.

La proposta artistica di questa X edizione darà come sempre visibilità alle voci più varie della scena nazionale, europea e americana, e vedrà riuniti musicisti diversi per percorso e appartenenza, età, cultura, ispirazione e obiettivi espressivi. «A questa idea ho cercato di rimanere sempre fedele - afferma Claudio Fasoli, per il quinto anno direttore artistico del progetto -, dando senso e coerenza alle scelte fatte secondo linee guida che ridisegnano ogni volta, con apparente spontaneità, sezioni organiche e complementari tra loro».

Sette infatti le possibili – ma non obbligatorie – “indicazioni di lettura”, che corrispondono ad altrettante modalità d’interpretazione musicale: dalla grande orchestra ai piccoli gruppi, dai personaggi che hanno determinato svolte storiche in questa musica ai giovani emergenti, dalla ricca scena musicale della fredda Varsavia all'incontro del jazz con l'arcana musica popolare sarda.

La sezione "Grandi Incontri" riunirà i concerti che si terranno al Teatro Verdi e celebreranno la presenza a Padova di personaggi che hanno fatto la storia della musica jazz, come Roy Haynes con il suo quartetto, Stefano Bollani insieme a Stian Karstensen, e Lee Konitz, che per l’occasione sarà accompagnato da Enrico Pieranunzi, Riccardo Del Fra e da Daniel Humair.

"Suono di Varsavia" e "Palcoscenico per l'Europa" troveranno i loro palchi, rispettivamente all’Auditorium Pollini e nell’ormai consacrata ‘casa del jazz’ Caffè Pedrocchi: due sezioni per ricordare come uno dei caratteri distintivi del festival stia nella proposta di artisti europei ancora non sufficientemente conosciuti.

"Concezioni", ospitata al Caffè Pedrocchi, sottolineerà come una stessa formazione strumentale assuma nel jazz valenze assai diverse.

“Un palco per New Orleans” sarà invece interamente dedicata alla riscoperta dello swing: novità di questa edizione, vuole essere un omaggio al jazz degli anni ‘20, per la prima volta nel cartellone di “Padova Porsche Jazz Festival.

E ancora,“Tempo Composto” si concentrerà sulla combinazione tra la Big Band jazzistica e l'Orchestra d'Archi classica.

Il festival propone infine, per la sezione “Suoni e Immagini”, inediti accostamenti tra musica e lettura, con la presentazione al Caffè Pedrocchi dei libri “Il marziano del Jazz” di Claudio Sessa (con concerto di Mauro Negri quartet), “Jazz Tales” di Elena Carminati e Vittorio Franchini, “Horizons Touched - The Music of ECM” di Manfred Eicher e “La luce in fotografia” di Piero Principi.

La chiusura del programma, il 25 novembre al Caffè Pedrocchi, spetterà al tradizionale concerto acustico della domenica mattina, inserito nello spazio “Suoni e Colori”, che con le sue originali ricerche timbriche coronerà la più ricca e variegata edizione di un festival ormai elevato ad appuntamento fisso e di notevole interesse e prestigio non solo per gli addetti ai lavori, ma anche per il grande pubblico.

Come consuetudine, a margine del Festival, il Caffè Pedrocchi ospiterà una mostra fotografica di Giac Casale.